Titolo | La Peste Suina Africana |
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Tipologia | Formazione residenziale (RES) |
Provider | IZS dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" |
Edizione | 1 |
Evento ECM | Si |
Crediti ECM assegnati | 6 Crediti ECM |
ID Evento | 369024 |
Comune / stato estero di svolgimento | Campobasso (CB) |
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Luogo di svolgimento | Camera di Commercio |
Data inizio | 15/12/2022 |
Data fine | 15/12/2022 |
Quota di partecipazione | - |
Argomenti inerenti alimentazione infanzia | No |
Argomenti inerenti violenza su persone | No |
La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suidi sostenuta da un Asfivirus, appartenente alla famiglia Asfarviridae e non trasmissibile all’uomo, che può colpire il maiale domestico e il cinghiale. Questa malattia, contro la quale non esiste oggi cura o vaccino, è estremamente grave e spesso letale per gli animali colpiti. La malattia colpisce i suidi di tutte le età, è caratterizzata da febbre elevata, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie cutanee a carico delle porzioni distali del corpo, delle orecchie e degli organi interni. Il virus della PSA è estremamente stabile nell’ambiente; non viene inattivato dalla putrefazione né dalla refrigerazione o congelamento delle carni, ma solo a temperature di 60°C per almeno 30 minuti La circolazione di animali infetti, di prodotti a base di carne suina contaminata e lo smaltimento illegale di carcasse e rifiuti, costituiscono fattori estremamente importanti nella diffusione della malattia. Inoltre, l’incremento demografico e l’avanzamento per continuità della popolazione di cinghiali sono elementi da non trascurare per la diffusione del virus. La resistenza in ambiente e l’assenza ad oggi di un vaccino rendono il controllo della malattia particolarmente difficile. La malattia causa di ingenti danni alle produzioni zootecniche suinicole per l’elevata mortalità e per le importanti restrizioni al commercio di suini e dei loro prodotti derivati a livello nazionale e internazionale. La malattia è endemica nelle regioni sub-sahariane del continente africano. Nel 2007 ha fatto la sua prima comparsa nelle regioni caucasiche della Georgia, Armenia, Azerbaigian e successivamente in Russia, Ucraina e Bielorussia, da cui poi si è diffusa in Europa. A partire dall’anno 2014 la Lituania ha notificato i primi casi nei cinghiali, a cui hanno fatto seguito altre segnalazioni nei suini domestici e nei selvatici in diversi paesi. Da allora la malattia si è diffusa, coinvolgendo alla data attuale, più di dieci Stati Membri. In Europa, ad oggi, si conta che la peste suina africana abbia causato la perdita di 1,3 milioni di suini, con enormi danni economici a tutta la filiera. Per quanto riguarda la situazione italiana, la malattia è stata introdotta in Sardegna dal 1978, diffondendosi sia nei suini allevati sia nelle popolazioni di cinghiali. Negli ultimi anni l’approccio alla lotta alla malattia è stato radicalmente rivisto, e il piano di eradicazione della Regione Sardegna ha consentito un costante e netto miglioramento della situazione epidemiologica. Il 7 gennaio 2022 è stato confermato un caso di PSA in una carcassa di cinghiale rinvenuta nel Comune di Ovada, in Provincia di Alessandria (Piemonte). I giorni successivi hanno visto l’identificazione del virus anche in diverse carcasse di cinghiali rinvenute in Liguria, specificamente in provincia di Genova. Il 5 maggio la PSA è stata riscontrata nel Lazio, in un cinghiale rinvenuto in fin di vita nella zona nord della città di Roma, nella Riserva Naturale dell’Insugherata, ed in altre carcasse rinvenute nella stessa area. Il 26 maggio ha segnato la conferma della presenza del virus in un cinghiale incidentato nella provincia di Rieti, mentre il 9 giugno la malattia è stata riscontrata anche in un allevamento suinicolo della tipologia semibrado, a Roma, a poca distanza dalla zona di rinvenimento della prima carcassa di cinghiale infetta dell’area. Ad oggi in Italia risultano confermati più di 200 casi nei cinghiali, mentre non risultano ulteriori focolai nel suino. L’Unione Europea ha stabilito le misure di controllo e prevenzione da adottare in caso di sospetta o confermata presenza di PSA nei selvatici o nelle aziende suinicole. La normativa generale che fornisce lo strumento per la lotta contro la peste suina africana nell'UE è il Regolamento (EU) 2021/605 del 7 Aprile. Tale Regolamento, fornisce misure ulteriori a quelle già previste per la prevenzione e il controllo di alcune malattie stabilite nel Regolamento (UE) 2020/687. La situazione epidemiologica della PSA in Europa ha imposto negli ultimi anni, già prima dell’ingresso dell’infezione sul territorio nazionale, un particolare rafforzamento della sorveglianza veterinaria. Per questo motivo, nell’anno 2020, la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute ha diramato il Piano di sorveglianza e prevenzione in Italia e Piano di eradicazione in Regione Sardegna per la PSA. In seguito all'introduzione del virus sul territorio nazionale, è stato emanato il Decreto legge 9 del 2022 “Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana” che impone alle Regioni indenni di dotarsi di un Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa) (PRIU). Il Piano di sorveglianza nazionale già in vigore, continuerà ad essere applicato tal quale nelle aree del Paese al momento non interessate dalla malattia, mentre è stato recentemente aggiornato prevedendo misure atte all’eradicazione dell’infezione nei territori del Piemonte e della Liguria. In tale contesto, la Regione Molise ha predisposto le “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana”, in cui si definiscono le modalità operative a contrasto della malattia, attraverso la messa in atto delle attività di sorveglianza e vigilanza veterinaria tra tutti i portatori d’interesse, nonché di gestione della specie cinghiale. Rilevare, prevenire, segnalare, sono le tre parole chiave indispensabili per il contenimento della PSA, malattia dagli effetti devastanti. L’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZS Teramo) su richiesta del SIVEMP Molise, intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi finalizzati al rafforzamento delle attività di sorveglianza passiva nei suini domestici e selvatici. Finalità generale dell’evento è quella di contribuire alla preparazione degli operatori del sistema sanitario a fronte di un’emergenza epidemica, mirando all’identificazione precoce della malattia per prevenirne l’ingresso e la diffusione dell’infezione.
Obiettivo ECM | 24 - Sanità veterinaria. Attività presso gli stabulari. Sanità vegetale |
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Obiettivi generali |
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Cognome e Nome | Qualifiche | Competenze professionali |
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Di Sabatino Daria | Sanità animale | Veterinario |
Cognome e Nome | Ruolo | Professione | Disciplina (o qualifica) | Sostituto/a |
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Di Sabatino Daria | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
Ioannoni Alessia | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche | Nessuno |
Giammaria Livio | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche | Nessuno |
mazzetti mario | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
iscaro carmen | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
Di Felice Elisabetta | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
Di Giuseppe Alessandra | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
Colitti Michele | Docente / Esperto di contenuto FAD e-learning | Veterinario | Sanità animale | Nessuno |
Metodo didattico | Tempo riservato (hh:mm) |
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(A1) Lezioni Magistrali | 03:30 |
(B1) Confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/i guidato da un conduttore (l'esperto risponde) | 01:15 |
(B2) Dimostrazioni tecniche senza esecuzione diretta da parte dei partecipanti | 00:45 |
Lingua d'insegnamento | Italiano |
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Traduzione simultanea | No |
Materiale durevole consegnato ai discenti | Slide delle relazioni e/o approfondimenti |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Verifica differita mediante questionario on-line o cartaceo |
Tempo di formazione totale (hh:mm) | 05:30 |
Frequenza minima | 90% |